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id: 955 Rubrica: Profili di citta Redattore: Antonio Timoni Titolo: ROMA - ULTIMA PARTE |
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PROFILO DI CITTA’
ROMA
ROMA – ULTIMA PARTE
Riprendiamo la descrizione con la Pinacoteca, prima sistemata nell’appartamento Borgia, poi trasferita nel 1932 nella sede attuale che comprende importanti opere del Rinascimento; tra i dipinti del XV secolo da ricordare una Pietà di Giovanni Bellini e un San Gerolamo non finito di Leonardo da Vinci, mentre eccezionali sono otto disegni di Raffaello, custoditi in una sala a lui dedicata insieme alla Trasfigurazione e alla Madonna di Foligno. Dello stesso periodo vanno segnalate una Deposizione del Caravaggio, una pala d’altare di Tiziano e una Crocifissione di San Pietro di Guido Reni.
Con speciali permessi vengono organizzate anche delle visite guidate alla Città del Vaticano e ai suoi giardini; per informazioni bisogna rivolgersi all’Ufficio situato in piazza S. Pietro, sul lato sinistro del sagrato antistante la basilica.
Con il suo maestoso colonnato che vuole raffigurare il gesto festoso e accogliente di un abbraccio, piazza S. Pietro è l’anello di congiunzione fra la basilica e la città che le vive intorno (caratteristiche alcune vie come Borgo Pio e Borgo Angelico) ed è forse la piazza più famosa del mondo.
La piazza sorse su parte dell’antico Circo Vaticano o di Nerone, in realtà costruito quasi totalmente sotto Caligola, a testimonianza del quale resta l’Obelisco Vaticano, trasportato nel 37 d.C. da Alessandria d’Egitto. Il Bernini iniziò a progettare la piazza nel 1656 e vi dedicò la bellezza di undici anni con l’obelisco al centro, posto nel 1586 da Sisto V, le due fontane (una del Maderno, l’altra dello stesso Bernini), gli emicicli colonnati e le 140 statue di santi e papi che ornano l’attico dei portici.
Il porticato consta di 284 colonne disposte in quattro file che variano a seconda del punto di osservazione; se poi ci si mette su una delle due pietre circolari bianche che si trovano sul pavimento tra le fontane e l’obelisco (dove c’è scritto centro del colonnato), magicamente le quattro file scompaiono e appare un unico ordine di colonne, che muta ancora una volta l’effetto ottico.
Nel 1934 Mussolini decise che la basilica di S. Pietro doveva avere un accesso degno del Tempio della Cristianità e non un intrico di case, stradine e piazzette che impedivano fino all’ultimo la visione della basilica. Nel 1936 ebbero inizio così i lavori di smantellamento e circa 5000 persone persero le loro case; strade e piazze vennero cancellate per sempre e cambiò totalmente il sistema urbanistico della zona. Con la sistemazione dei 28 obelischi di travertino avvenuta alla fine del 1949, i lavori di costruzione si conclusero e nel 1950, in occasione dell’Anno Santo, via della Conciliazione fu ufficialmente inaugurata. Percorsa ogni giorno da migliaia di turisti, questa strada che apre le porte verso la basilica, mostra qualche edificio interessante come la cinquecentesca chiesa di S. Maria in Traspontina (a destra venendo dalla parte del Tevere) e, poco oltre, palazzo Torlonia e infine proprio di fronte a quest’ultimo, il Palazzo dei Penitenzieri che risale al Quattrocento.
Conoscere una città come Roma non significa solo visitare i suoi monumenti e i suoi musei, ma anche camminare per le strade, entrare nei negozi, parlare con la gente, insomma lasciarsi coinvolgere dall’atmosfera. Non c’è un periodo ideale per visitare la città, il suo clima è unico e forse almeno per quanto mi riguarda, eviterei Gennaio e Febbraio che sono i due mesi più freddi. Il traffico a Roma è caotico, quindi chi viene in città con l’automobile e consigliabile lasciarla parcheggiata in albergo ed usare i mezzi pubblici anche se spesso molto affollati.
Chi arriva in treno, normalmente scende alla stazione Termini che assorbe la maggior parte del traffico ferroviario, ma ultimamente sono state ristrutturate anche la stazione Ostiense e Tiburtina che nulla hanno da invidiare alla stazione principale, tutte le stazioni sono collegate con la metropolitana A o B.
Per chi arriva in aereo, il principale aeroporto civile di Roma è il Leonardo da Vinci, inaugurato per le Olimpiadi del 1960 e che si trova nei pressi di Fiumicino, circa quaranta minuti di automobile (traffico permettendo) dal centro della città; vari sono i collegamenti con taxi, pullman e il treno che arriva proprio dentro il terminal. Un altro aeroporto molto importante è anche quello di Ciampino dove atterrano gli aerei di svariate compagnie low cost; anche qui non mancano i collegamenti con il centro città.
Per quanto riguarda il mangiare, Roma è senza dubbio un paradiso culinario con tradizioni antichissime; la bruschetta, il carciofo alla Giudia, gli spaghetti alla carbonara, i rigatoni con la pajata, la coda alla vaccinara e l’abbacchio scottadito, sono solo alcuni dei piatti che potrete assaggiare in qualche tipica trattoria romana.
Per stare all’aria aperta, merita una visita la bellissima Villa Borghese con il giardino Zoologico, il Pincio con la sua stupenda terrazza e il Gianicolo con il teatrino di burattini che da anni ormai diverte grandi e piccoli.
Finisce qui la mia descrizione di Roma, consapevole che comunque ci sono da vedere molte altre cose che ho dovuto saltare per problemi di spazio; mi auguro però di aver dato almeno un’idea della magnificenza di questa città di cui io sono onorato di farne parte, anche con tutti i difetti che presenta e di aver spinto quei pochi che ancora non lo hanno fatto, a dedicare al più presto una visita a Roma.
ANTONIO TIMONI
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ROMA
ROMA – ULTIMA PARTE
Riprendiamo la descrizione con la Pinacoteca, prima sistemata nell’appartamento Borgia, poi trasferita nel 1932 nella sede attuale che comprende importanti opere del Rinascimento; |
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tra i dipinti del XV secolo da ricordare una Pietà di Giovanni Bellini e un San Gerolamo non finito di Leonardo da Vinci, mentre eccezionali sono otto disegni di Raffaello, custoditi in una sala a lui dedicata insieme alla Trasfigurazione e alla Madonna di Foligno. |
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Dello stesso periodo vanno segnalate una Deposizione del Caravaggio, una pala d’altare di Tiziano |
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e una Crocifissione di San Pietro di Guido Reni. |
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Con speciali permessi vengono organizzate anche delle visite guidate alla Città del Vaticano e ai suoi giardini; per informazioni bisogna rivolgersi all’Ufficio situato in piazza S. Pietro, sul lato sinistro del sagrato antistante la basilica. |
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Con il suo maestoso colonnato che vuole raffigurare il gesto festoso e accogliente di un abbraccio, piazza S. Pietro è l’anello di congiunzione fra la basilica e la città che le vive intorno |
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(caratteristiche alcune vie come Borgo Pio e Borgo Angelico) ed è forse la piazza più famosa del mondo. |
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La piazza sorse su parte dell’antico Circo Vaticano o di Nerone, in realtà costruito quasi totalmente sotto Caligola, a testimonianza del quale resta l’Obelisco Vaticano, trasportato nel 37 d.C. da Alessandria d’Egitto. Il Bernini iniziò a progettare la piazza nel 1656 e vi dedicò la bellezza di undici anni con l’obelisco al centro, posto nel 1586 da Sisto V, le due fontane (una del Maderno, l’altra dello stesso Bernini), |
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gli emicicli colonnati e le 140 statue di santi e papi che ornano l’attico dei portici. |
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Il porticato consta di 284 colonne disposte in quattro file che variano a seconda del punto di osservazione; |
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se poi ci si mette su una delle due pietre circolari bianche che si trovano sul pavimento tra le fontane e l’obelisco (dove c’è scritto centro del colonnato), magicamente le quattro file scompaiono e appare un unico ordine di colonne, che muta ancora una volta l’effetto ottico. |
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Nel 1934 Mussolini decise che la basilica di S. Pietro doveva avere un accesso degno del Tempio della Cristianità e non un intrico di case, stradine e piazzette che impedivano fino all’ultimo la visione della basilica. |
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Nel 1936 ebbero inizio così i lavori di smantellamento e circa 5000 persone persero le loro case; strade e piazze vennero cancellate per sempre e cambiò totalmente il sistema urbanistico della zona. Con la sistemazione dei 28 obelischi di travertino avvenuta alla fine del 1949, i lavori di costruzione si conclusero e nel 1950, in occasione dell’Anno Santo, via della Conciliazione fu ufficialmente inaugurata. |
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Percorsa ogni giorno da migliaia di turisti mostra qualche edificio interessante come la, questa strada che apre le porte verso la basilica, cinquecentesca chiesa di S. Maria in Traspontina (a destra venendo dalla parte del Tevere) |
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e, poco oltre, palazzo Torlonia e infine proprio di fronte a quest’ultimo, il Palazzo dei Penitenzieri che risale al Quattrocento. |
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Conoscere una città come Roma non significa solo visitare i suoi monumenti e i suoi musei, ma anche camminare per le strade, entrare nei negozi, parlare con la gente, insomma lasciarsi coinvolgere dall’atmosfera. Non c’è un periodo ideale per visitare la città, il suo clima è unico e forse almeno per quanto mi riguarda, eviterei Gennaio e Febbraio che sono i due mesi più freddi. |
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Il traffico a Roma è caotico, quindi chi viene in città con l’automobile e consigliabile lasciarla parcheggiata in albergo ed usare i mezzi pubblici anche se spesso molto affollati. |
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Chi arriva in treno, normalmente scende alla stazione Termini che assorbe la maggior parte del traffico ferroviario, |
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ma ultimamente sono state ristrutturate anche la stazione Ostiense e Tiburtina che nulla hanno da invidiare alla stazione principale, tutte le stazioni sono collegate con la metropolitana A o B. |
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Per chi arriva in aereo, il principale aeroporto civile di Roma è il Leonardo da Vinci, inaugurato per le Olimpiadi del 1960 e che si trova nei pressi di Fiumicino, circa quaranta minuti di automobile (traffico permettendo) dal centro della città; |
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vari sono i collegamenti con taxi, pullman e il treno che arriva proprio dentro il terminal. |
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Un altro aeroporto molto importante è anche quello di Ciampino dove atterrano gli aerei di svariate compagnie low cost; anche qui non mancano i collegamenti con il centro città. |
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Per quanto riguarda il mangiare, Roma è senza dubbio un paradiso culinario con tradizioni antichissime; la bruschetta, il carciofo alla Giudia, |
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gli spaghetti alla carbonara, |
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i rigatoni con la pajata, la coda alla vaccinara e l’abbacchio scottadito, sono solo alcuni dei piatti che potrete assaggiare in qualche tipica trattoria romana. |
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Per stare all’aria aperta, merita una visita la bellissima Villa Borghese |
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con il giardino Zoologico |
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il Pincio con la sua stupenda terrazza |
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e il Gianicolo |
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con il teatrino di burattini che da anni ormai diverte grandi e piccoli. |
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Finisce qui la mia descrizione di Roma, consapevole che comunque ci sono da vedere molte altre cose che ho dovuto saltare per problemi di spazio; mi auguro però di aver dato almeno un’idea della magnificenza di questa città di cui io sono onorato di farne parte, anche con tutti i difetti che presenta e di aver spinto quei pochi che ancora non lo hanno fatto, a dedicare al più presto una visita a Roma.
ANTONIO TIMONI
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