
Si è aperta a Roma, la
mostra intitolata: “Palazzo Farnese”, dalle collezioni rinascimentali ad
ambasciata di Francia”, sarà visibile fino al 27 aprile 2011.
All’inaugurazione presenti tra gli altri, Silvio Berlusconi, Gianni Letta e
l’ambasciatore di Francia Jean-Marc Saliere, che ha voluto fortemente l’evento,
riuscendo ad ottenere il sovvenzionamento economico dalla madre patria.
Per l’allestimento della mostra hanno collaborato: il ministero italiano dei
Beni e delle Attività Culturali, il dott. Francesco Buranello, il dott. Roberto
Cecchi e tutti coloro che hanno prestato le opere.
Proprio per la particolarità del luogo, Palazzo Farnese, infatti, oggi è sede
dell’ambasciata di Francia e dell’Ecole Francaise de Rome, la cui soglia non è
facilmente valicabile, è indispensabile prenotare per poter accedere alla
mostra.

Palazzo Farnese
rappresentava la materializzazione dell’enorme prestigio e dei grandi fasti
della famiglia Farnese, che annoverava tra i propri rappresentanti Papi,
cardinali, ambasciatori, re, regine, mecenati colti e raffinati. Rappresenta,
anche, la testimonianza di uno splendido passato che l’Italia non ha più
vissuto: il Rinascimento.
La mostra permette di ammirare circa 150 opere, tra dipinti, statue, disegni,
sculture, arazzi, ceramiche e monete antiche, accumulati dai componenti più
illustri e non solo, nel corso dei secoli.
La collezione facente parte del “museum farnesianum” ebbe inizio grazie al
volere, al gusto e alla lungimiranza di Alessandro Farnese, che ancor prima di
essere eletto Papa, col nome di Alessandro Terzo, commissionò ai più grandi
artisti rinascimentali come Tiziano, Raffaello, Sebastiano del Piombo, opere che
affiancava ad altre, di scuola emiliana e fiamminga. Divenuto Papa, volle
abbellire l’ultimo piano e il cornicione del palazzo chiamato “dado” per la
forma cubica e compatta.

Molti artisti parteciparono, presentando eccellenti progetti, ma il vincitore fu
Michelangelo. L’artista geniale si occupò del cornicione, del cortile, della
facciata, arricchendo quest’ultima con un grande stemma e un artistico balcone,
riuscendo perfettamente a dare sfarzo, eleganza ed armonia ad un edificio non
prestigioso come un rappresentante che il soglio pontificio richiedeva.
La collezione Farnese continuò ad arricchirsi ed ampliarsi con il nipote del
Papa, che acquistò, o meglio prelevò opere provenienti dagli scavi delle terme
di Caracalla. Si unisca a ciò, sia la collezione di Margherita d’Austria, moglie
di un Farnese, sia del raffinato e colto antiquario Fulvio Orsini, che svolgeva
funzione di bibliotecario presso i Farnese. Nel 1734 Elisabetta Farnese, ultima
rampolla di tal casato, andò sposa a Carlo di Borbone, portando con sé un
immenso patrimonio artistico e culturale e suddividendolo tra le reggie di
Napoli e Caserta, da dove oggi proviene la maggior parte delle opere.

Per i visitatori,
l’impatto emozionale è enorme, sembra infatti di fare un viaggio a ritroso nel
tempo e trovarsi nel periodo rinascimentale, a casa di un signore, raffigurato
in maniera mirabile dal Tiziano ne il “Ritratto di Papa Paolo III”, nelle vesti
un pò dimesse di un Papa senza il berretto pontificio, con la mantellina un pò
sgualcita, che di burbero Papa non ha niente.
E che dire del “trittico “delle Veneri, cioè tre opere che ritraggono la dea
della bellezza, in tre momenti diversi, ma altamente artistici, la Venere
gallipigia, la Venere accovacciata e quella dipinta dal Carracci. A tanta grazia
femminile si affiancano le sculture marmoree possenti e virili dell’Atlante e
dell’Ercole al bivio. Anche le imponenti sagome dell’Ercole Farnese, dell’Ercole
latino e del Toro Farnese, virtualmente esibite nel cortile, emozioneranno con
la loro imponenza. Raffinata meraviglia della mostra è sicuramente lo studiolo
del Museo di Ecouen, raro mobile rinascimentale realizzato da maestranze romane,
per conservare la collezione di monete e di glittica dei Farnese. Sono presenti
i disegni preparatori di Annibale Carracci, provenienti tra l’altro dal Musée du
Louvre e gli Arazzi del Quirinale, prestati dal Presidente della Repubblica
italiana.

Sito Internet:
www.mostrapalazzofarnese.it
Prenotazioni: 06 32 810
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