
Quando la musica e l’arte
“sposano” le tematiche sociali, ecco che ne può nascere qualcosa di veramente
bello e significativo. Abbiamo incontrato Giancarlo Di Muoio, uno dei due
artisti, insieme a Fabio Concato, che hanno promosso quest’ iniziativa con
l’uscita di un cd audio-video dal titolo “Amico mio”.
Ciao Giancarlo, iniziamo a parlare un pò di te. Quali sono state le esperienze
più significative della tua carriera?
Ciao! Beh, di sicuro quella
che sto vivendo adesso è la più importante… anche perché mi sta facendo
conoscere come autore e come cantante… mica male!
Quali gli artisti che più ami e i tuoi maggiori riferimenti musicali?
Sono tanti gli artisti che stimo e
che mi hanno insegnato tanto…Io vengo dalla musica classica… Ho iniziato a
studiare pianoforte all’età di sei anni. Poi mio padre un giorno mi ha regalato
un Cd dei Pink Floyd “The Wall” e li la mia vita è cambiata…Soprattutto perché
ho iniziato ad ascoltare tanta musica : dai Genesis ai Queen, Nirvana, Doors…
Ed ho iniziato a confrontarmi, a scrivere poesie e canzoni…
Una vita così breve però
ricca di tante esperienze, quale pensi sia la più intensa?
Come ti dicevo prima, di sicuro
questa è l’esperienza più intensa…

Hai giocato a calcio,
studiato e scritto canzoni, come hai trovato il tempo per fare tutto ciò in
maniera così egregia?
Beh, semplice… la mattina andavo a
scuola, il pomeriggio mi allenavo, la sera suonavo il pianoforte e la notte
studiavo, poi tra una pausa e l’altra, scrivevo canzoni.
A volte ci ripenso... Quanta gente ho conosciuto e quanta energia mi ha
lasciato!
Lasciamo per un attimo da
parte la vita privata e parliamo di musica, per esempio, che ne pensi del rock?
Il rock mi riporta agli anni 70,
irripetibili. Anche se io non li ho vissuti personalmente, credo siano stati
incredibili. In quegli anni si respirava musica, l’arte era davvero espressione
libera delle emozioni. E gli artisti erano davvero apprezzati.
Giancarlo, la musica può aiutare il mondo?
La musica aiuta eccome! Lo dice uno
che oltre ad essere musicista è anche musicoterapeuta.
La musica può e deve avere un ruolo centrale nella comunicazione, nel confronto,
nel dialogo. Può smuovere coscienze, ma se gli uomini, il potere, le nazioni
industrializzate, non decidono di “parlare” ai popoli meno fortunati, la vedo
dura davvero. C’è un dislivello di comunicabilità pazzesca. Fino a quando si
vuole avere il predominio su tutto e tutti sarà difficile cambiare le cose…

L’incontro con Fabio
Concato… Com’è nato questo vostro sodalizio?
E' nato dal progetto “Amico mio”,
un cd audio - video, i cui proventi andranno in beneficenza al Centro Ambrosiano
di Solidarietà di Milano.
Fabio aveva già fatto molte cose per il sociale, poi io l’ho sempre apprezzato
come artista. Gli ho mandato il brano, lui lo ha ascoltato con calma ed ha
accettato con grande piacere di condividere con me questa esperienza.
Quanto ti ha permesso di maturare anche musicalmente l’esperienza con Fabio?
Tantissimo, mi confronto con lui
per qualsiasi cosa. Ho la fortuna di avere a disposizione uno dei più grandi
esponenti della musica italiana.
La giornata tipo di
Giancarlo…
Le giornate sono sempre diverse le
une dalle altre, anche perché in questo periodo sono in giro a promuovere il
disco, ma questo non vuol dire che ho tralasciato i miei ragazzi,
anzi sto preparando con loro un lavoro con la musica, che permette di farsi
conoscere attraverso poesie, testi, tutta farina del loro sacco!
Io lavoro con culture diverse, africana, albanese, rumena. Quanta energia hanno
‘sti ragazzi!

Qual è stata la più bella
esperienza musicale e il ricordo del concerto musicale, che non hai mai
dimenticato?
Di sicuro il concerto dei Genesis
al Circo Massimo a Roma. Davvero grandi, anche se mancava Peter Gabriel,
peccato! Sarebbe stato ancora più entusiasmante.
Ciò che mi ha colpito è la tua energia positiva che impieghi aiutando gli altri.
Come hai conosciuto il C.E.A.S., Centro Ambrosiano per la Solidarietà?
L’ho conosciuto tramite il
presidente dell’associazione Mariagrazia Guida, che mi ha parlato di questa
realtà, che accoglie persone in difficoltà, con tanti problemi. Persone meno
fortunate di noi, che combattono ogni giorno per avere una vita migliore.
Il suo entusiasmo è stato decisivo per me e credo anche per Fabio...
Come definiresti questo
tuo ultimo album "Amico Mio"?
Un disco che parla di amicizia,
d'integrazione culturale, di rispetto reciproco, senza inganni e senza
pregiudizi.

Quali sono i successi che
hai raggiunto in questo ultimo anno di attività?
Successi soprattutto personali,
intimi, interiori, ricchezza d’animo e grande voglia di mettersi in discussione
per la musica.
Quali progetti per il futuro e i prossimi impegni?
Intanto sarò in giro quest’estate a
promuovere il progetto attraverso un spettacolo musicale, dove si recitano
poesie, si cantano successi passati e dove eseguirò le mie canzoni. Per il
futuro, qualche sorpresa ci sarà, ma ancora niente di certo.
Il Settimo Senso news ti ringrazia per averci concesso questa intervista e ti
augura una carriera ricca di sorprese e idee.
Grazie a voi e spero di risentirci
presto.

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